
La superiorità del trattamento superficiale NIKELCHIMICO.
Il trattamento NIKELCHIMICO prevede nel bagno di deposito
un agente riduttore che interviene sugli ioni nichel, trasformandoli
nella lega Nichel-Fosforo (Ni-P). Tale lega conferisce al riporto
superficiale livelli di anticorrovisità e di durezza nettamente
superiori ai depositi ottenuti per via elettrolitica. In pratica
il processo NIKELCHIMICO lega intimamente il nichel alla superficie
da trattare, seguendone perfettamente il profilo e nobilitando le
sue caratteristiche chimico-meccaniche.
Durezza superficiale
Rispetto al trattamento elettrolitico il guadagno
è del 700% in durezza Vickers. Il NIKELCHIMICO è paragonabile
al Cromo duro, ma con un campo d'utilizzo molto più vasto.
Assenza dell'effetto punta
Nessun "effetto-punta" tipico dei trattamenti elettrolitici.
Viene quindi evitata la rifinitura dei pezzi.
Uniformità
del riporto
Lo spessore del riporto è uniforme e costante
anche sui profili geometricamente complessi.
Precisione del riporto
Lo spessore del deposito è calibrabile al ±
5% sui micron di riporto (per un riporto di 20 micron si ha la
tolleranza di ± 1 micron). Perciò non occorre rirettificare i
pezzi dopo il trattamento.
RESISTENZA ALLA CORROSIONE
Il riporto garantisce l'eccezionale resistenza
alla corrosione e all'usura, anche in presenza di aggressivi chimici.
In alcuni casi il trattamento NIKELCHIMICO può sostituire per affidabilità
e prestazioni l'acciaio Inox.
SALDABILITA' E COMPATTEZZA
Le superfici col riporto NIKELCHIMICO risultano
agevolmente saldabili con saldatura a stagno. Per gli eventuali
trattamenti successivi di finitura, con il NIKELCHIMICO si ottiene
il substrato ideale, in compattezza e regolarità, per i processi
di doratura e di argentatura.
MATERIALI TRATTABILI
Il riporto NIKELCHIMICO è utilizzabile su tutte
le ferroleghe, sulle ghise e sugli acciai, sulle leghe e
sui metalli non ferrosi.
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